La persona che ama il Signore si sente felice al pensiero che il suo Dio ha dato a se stesso il nome di Pastore e che vuol tenere tra le sue braccia proprio le pecorelle più deboli e malate. Il sapersi, anche lei, condotta e protetta da così buon pastore le procura una grande gioia. Ciascuno di noi individualmente e personalmente, è oggetto delle particolari attenzioni della divina provvidenza: l’Amore Misericordioso si china su ciascuno per indicargli il cammino che Egli desidera per lui….
Se qualcuno ha avuto la disgrazia di offendere il Signore, non esiti neanche un attimo ad andare da Lui, per chiedergli di essere perdonato e di essere accolto come da Padre Buono: Dio lo sta aspettando con vera ansia e affetto. E allora capirà come l’Amore Misericordioso ci attira con l’infinita dolcezza del suo amore e resterà sorpreso nel costatare il suo amore e la sua bontà quando pensava di vederlo disgustato e con la spada in mano per punire. Se anche avessimo commesso i più grandi peccati, non abbiamo da temere: il cuore misericordioso del Signore perdona e ama con amore infinito. Non lasciamoci prendere dalla tristezza davanti al cumulo delle nostre cadute, ma, pieni di fiducia e considerando le nostre miserie, con umiltà e totale confidenza in Dio nostro Buon Padre, ricorriamo a Lui e chiediamogli nuovamente perdono. Egli, che conosce bene la nostra natura e vede i nostri sforzi e desideri, saprà attendere con calma e pazienza il nostro miglioramento. Se ci lasciamo invadere dalla tristezza e dalla sfiducia, facciamo dispiacere al Signore e diamo al demonio la possibilità di toglierci la pace….Questo non significa che non debbono addolorarci le nostre mancanze. Certamente il peccato è orribile perché con esso offendiamo Gesù e perciò dobbiamo detestarlo, ma senza che per questo ci abbandoniamo alla tristezza e allo scoraggiamento: Colui che viene offeso è pur sempre il Nostro Padre e il suo Cuore Misericordioso ci perdona e ci ama. Non abbiamo timore di andare a confessare le nostre miserie; confessiamole senza ambiguità. Anche se noi non lo vediamo, Gesù sta a lato del sacerdote per darci, come il padre del figlio prodigo, il suo perdono e il suo abbraccio. Anche se avessimo offeso molto nostro Signore, non dobbiamo avere timore perché è tanto l’amore e l’affetto con il quale il Signore riceve le anime pentite che si sarebbe tentati di dire: «Se non fosse perché Ti offendo, vorrei peccare perché tu mi trattassi come quel peccatore pentito». Quando un peccatore è pentito, fosse anche il più grande peccatore, per il Signore non c’è più peccato né grande né piccolo: l’unica cosa grande che resta di quell’uomo è il suo dolore e il suo amore; e il Signore non guarda altro e non tiene conto di altro. Quello che più dispiace a Gesù è la mancanza di confidenza e di fiducia in Lui. Nel mondo, tra due persone che si amano, non c’è cosa che possa far soffrire come la mancanza di fiducia di una delle due; quanto più dovrà soffrire per questo il Buon Gesù! La confidenza in Gesù, nonostante le nostre miserie, è un conforto per l’Amore Misericordioso.
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