“Abbiamo l’obbligo di essere di edificazione per la società. La moltitudine della gente ha una forte passione per le ricchezze ed è sotto il suo influsso, malgrado Gesù abbia detto che questo affetto ai beni materiali paralizza i sentimenti più generosi dell’anima e rende infeconda nell’anima la Sua parola. Ecco che il Signore fa nascere le Ancelle dell’A.M. le quali,con volontà ferma rinunciano a tutte le soddisfazioni anche le più legittime perché la gente capisca”.
“Tutti gli uomini debbono obbedire, e l’obbedienza è una cosa che molte volte ripugna all’orgoglio. Ecco le Ancelle dell’A.M. che, per insegnare alla gente il compimento del dovere che il mondo ritiene gravoso, rinunciano all’indipendenza della loro volontà e spontaneamente si sottomettono con amore e per tutta la vita all’autorità di un Superiore”.
“Gli interessi della gloria di Dio e della salvezza delle anime, hanno bisogno di essere stimati in questo momento più che mai. Questi interessi richiedono nuovi sacrifici e per essi ecco nascere le Ancelle dell’A.M. e chi meglio di noi può sacrificarsi per loro?”.
“Una Ancella dell’A.M. deve preoccuparsi di essere adornata di tutte le virtù e dare agli altri esempio con una vita pura; non deve camminare per la strada comune, ma deve volare come gli angeli nel cielo o, meglio ancora, come gli uomini perfetti sulla terra, essendo la nostra divisa la carità senza dimenticarci mai di questa idea: ‘io mi salverò salvando i miei fratelli’”.
“Non perdiamo di vista la necessità che c’è nella società di dare buon esempio. Convinciamoci, figlie mie, che il mondo ha grande quantità di oratori e di predicatori. Perciò Gesù non chiede alle Ancelle dell’A.M. che vadano a predicare per convertire la gente con parole belle né con grandi apparati, ma con l’esempio delle virtù. Gesù, figlie mie, ha scelto le sue Ancelle perché nel suo nome esercitino la sua misericordia con i poveri e che si sforzino di dare al loro cuore angustiato il balsamo della consolazione”.
“La malattia, figlie mie, è ciò che più affligge il cuore dell’uomo, per questo il malato ha bisogno di vedere nelle Ancelle la mano misericordiosa di Gesù che, con la medicina amara desidera curare l’anima; perché questo buon Padre permette la tribolazione per i suoi figli per arricchire le loro anime, sperando di tirar fuori, dalla amarezza del loro cuore, correzione e ammenda”.
“Figlie mie, giacché Gesù ci ha nobilitato con la grande dignità di essere Ancelle del suo A.M., procuriamo di dargli gusto in tutto; teniamo presente che una Ancella dell’A.M. non ha piena conoscenza della sua vocazione, se si preoccupa della sua sola salvezza. La perfezione, figlie mie, consiste nella carità e, come potremo dire di amare Gesù che non vediamo se non ci sforziamo di amare tutti quelli che vediamo?”.
Ef.6,10-20. Rivestitevi dell’armatura di Dio per poter resistere e superare tutte le prove.
Per il resto, attingete forza nel Signore e nei vigore della sua potenza.
Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo.
La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Prendete perciò l’armatura di Dio perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia,
e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.
Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno;
prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.
Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi
e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo,
del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.
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