Vediamo, figlie mie, alla luce di questi santi esercizi, come abbiamo corrisposto al buon Gesù che ci ha chiamate al suo servizio con la vocazione di Ancelle del suo Amore Misericordioso. Vediamo se ci siamo donate totalmente al nostro Dio e se sappiamo bene cosa vuol dire donarsi a Dio; questo infatti è molto importante per noi.
Figlie mie, donarsi a Dio significa abbandonare in Lui la nostra anima, il corpo, le potenze e le aspirazioni, i nostri sentimenti, i desideri, i timori e le speranze, riservando per noi soltanto il desiderio intenso di amarlo.
Donarsi a Dio vuol dire, figlie mie, dimenticare noi stesse per pensare solo a Lui e dedicarci completamente alle opere che si riferiscono alla sua gloria: la carità e lo zelo per la salvezza delle anime, senza fare eccezione di persone, razze o nazioni. La carità e lo zelo della salvezza delle anime delle Ancelle dell’Amore Misericordioso, infatti, devono essere universali.
Come è stata la nostra carità e fedeltà verso i nostri superiori, le sorelle e le persone accolte nelle nostre case?
Per la carità fraterna, figlie mie, non dovete nutrire fastidio le une delle altre. Se talvolta questo accadesse, dobbiamo procurare prontamente la riconciliazione accompagnata dalla opportuna soddisfazione. Teniamo presente, figlie mie, che il nemico principale dell’unione è l’amor proprio, l’amore alle cose temporali e a noi stesse.
Figlie mie, donarsi al nostro Dio è il “fiat” perpetuo in tutti gli avvenimenti; è il desiderio semplice e filiale di compiere in ogni cosa la volontà del nostro Dio; è l’abbandono totale alle disposizioni del buon Gesù.
Donarsi a Dio
• è rimanere nelle braccia del buon Gesù lasciandosi portare da Lui come un bambino nelle braccia della sua mamma;
• è incaricarlo di provvedere a noi in tutte le nostre necessità, accontentandoci di amarlo e servirlo come vere Ancelle dell’Amore Misericordioso;
• è supplicarlo di concederci la grazia di arrivare tutte a uscire felicemente da noi stesse per entrare in Lui;
• è supplicarlo che le nostre anime, immerse nella fornace del suo Amore, si purifichino di ogni scoria e diventino luminose, ardenti e docili alle sue divine ispirazioni.
• è, da Lui illuminate, risplendere sempre dei raggi incandescenti del suo amore, della sua carità e del sacrificio, essendo luce per quanti ci circondano e procurando che sia soltanto Gesù a colmare i nostri cuori;
• è lasciarsi aiutare da Lui a vuotarli di quanto non è Lui o cosa sua; per impegnarci sempre più nella santificazione delle anime, non con eloquenti parole, ma con il soave profumo del sacrificio, della carità e dell’abnegazione di sé.
Ricordiamo con frequenza, figlie mie, che il buon Gesù pagò con la sua vita la salvezza delle anime e non perdiamo le occasioni che ci si presentano di soffrire per Lui e per i nostri fratelli, dato che le nostre scarse forze e il molto lavoro ci impediscono di dedicarci appieno alla penitenza. Il buon Gesù non attende penitenza dalle Ancelle del suo Amore Misericordioso, ma carità, amore, sacrificio e spirito di mortificazione.
(El pan 17, 25-32)
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